Un caso limite, ma sembra che negli Stati Uniti non sia la prima volta che accade un caso del genere. Una coppia è stata privata della custodia della propria figlia dall’ospedale di Boston e da un anno a questa parte hanno diritto a vederla una volta soltanto la settimana e farle due telefonate sempre alla settimana. La custodia della ragazzina è stata presa dall’ospedale. Il padre della ragazza ha cominciato una battaglia legale per riavere la custodia, definendo quanto fatto dalla struttura sanitaria un rapimento. Il motivo di questa situazione? Justine Pellettier, 15 anni, era stata diagnosticata sofferente di una malattia mitocondriale, una patologia ereditaria causata da malfunzionamento dei mitocondri e che porta disfunzioni della catena respiratoria e nell’apparato muscolare. Nonostante questo aveva sempre vissuta una vita normale. Lo scorso anno la ragazza si ammalò di influenza e i genitori preoccupati la fecero ricoverare presso la struttura pediatrica dell’ospedale di Boston. I medici dell’ospedale, dopo averla visitata, diagnosticarono un altro tipo di problema, di tipo somatico, riferendosi a una sorta di malattia mentale. I genitori obiettarono, dicendo che altri medici e specialisti non avevano mai parlato di questi disturbi e sostenendo trattarsi di malattia mitocondriale. Nel giro di quattro giorni vennero accompagnati con la forza fuori dell’ospedale e privati della loro potestà genitoriale dopo che l’ospedale si era rivolto a un giudice per ottenere l’affidamento della ragazza. La colpa dei genitori, secondo l’ospedale, era quella di essere troppo preoccupati della salute di Justine e quindi di provocarle sofferenza psichica. Da allora è cominciata una battaglia legale. Qualche mese fa in California una coppia che si era recata in un secondo ospedale perché non convinti della diagnosi effettuata in un primo ospedale nei confronti del figlio, sono stati privati anch’essi della custodia genitoriale.