Circa un milione di aborti all’anno: queste le cifre ufficiali che riguardano la Federazione russa, anche se sembra che nell’ultimo periodo rispetto al passato siano diminuiti. Un numero comunque altissimo che ha fatto dire a diversi esponenti religiosi e politici che la Russia rischia di essere “decimata” dal numero di aborti. Legale sin dall’avvento del comunismo nel 1917, da qualche anno in Russia si cerca di limitare la possibilità di interrompere la gravidanza, anche se i tentativi in questo senso del presidente del comitato della Camera bassa del parlamento,  Yelenia Mizulina, non hanno trovato appoggi dagli altri esponenti del governo. Adesso è stato approvato un emendamento all’interno della legge sulle pubblicità che vieta di pubblicizzare l’interruzione di gravidanza e anche diverse pratiche mediche che hanno a che fare con essa. Tornando alle conseguenze dell’uso dell’aborto sulla popolazione russa, la signora Mizulina ha spiegato come  il numero degli abitanti passerà dagli attuali circa 150 milioni a 104 nel 2050. E’ da segnalare che il numero degli aborti da quando è stato legalizzato è sempre stato altissimo in Russia tanto che Stalin nel 1936 fu costretto a proibirlo per paura che la popolazione scomparisse letteralmente. Fu di nuovo reso legale nel 1955: nel 1958 si contavano già cinque milioni di aborti all’anno. Nel 1965 si era arrivati alla cifra record di 8,5 milioni di aborti all’anno.



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