A messa solo di sabato e di domenica, il resto della settimana le chiese devono restare chiuse. E’ quello che ha ordinato il Farc, il noto movimento terrorista di estrema sinistra che da anni insanguina la Colombia. Succede in special modo nella zona sud del paese dove i ribelli mantengono da tempo un potere basato ovviamente sulla violenza e sul terrore. Un terrore che ha dato luogo a episodi come il trasferimento forzato di sei sacerdoti per motivi di sicurezza. Le Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane dal 2012 hanno accettato colloqui di pace con il governo centrale ma nel frattempo proseguono la loro attività terroristica. A denunciare la situazione dei sacerdoti colombiani è stato il vescovo della diocesi di diocesi di Mocoa-Sibundoy, capitale del dipartimento di Putumayo, Sua Ecc. Mons. Luis Alberto Parra Mora. Ha detto come i ribelli avevano deciso che le chiese locali dovessero essere tenute chiuse sempre, anche la domenica, poi dopo le richieste della popolazione hanno acconsentito al sabato e alla domenica, ma solo in alcune zone: “Ora siamo nella fase di dialogo con i gruppi armati che ci hanno permesso di tornare a celebrare l’Eucaristia in queste città, ma ancora non possiamo andare nella zona rurale, dove le chiese sono chiuse tutta la settimana” ha detto.