Mohammed Morsi, ex presidente dell’Egitto deposto dal colpo di stato militare, è arrivato stamane davanti ai giudici per quello che è il processo dell’anno nel paese africano. Il deposto presidente, insieme ad altri quattordici leader della Fratellanza musulmana, è accusato di aver incitato i suoi sostenitori a uccidere i manifestanti che chiedevano la sua deposizione. Accusa gravissima come si può capire, ma naturalmente c’è molta tensione oggi al Cairo perché gli islamici hanno già annunciato manifestazioni di protesta contro il processo. Con lui davanti ai giudici leader di spicco della Fratellanza come Essam el-Erian, Mohammed al-Beltagi e Ahmed Abdel Aati. Questa di oggi è la prima apparizione in pubblico di Morsi da quando fu deposto lo scorso 3 luglio e da allora si trova agli arresti: fuori del tribunale si è radunata una piccola folla di suoi sostenitori ma si pensa che nel corso della giornata aumenterà di numero. L’accusa contro di lui è quella di incitamento alla violenza e all’omicidio: almeno dieci persone rimasero uccise nelle manifestazioni del dicembre 2012 quando si cominciò a chiedere le sue dimissioni. Ironicamente, il luogo del processo è lo stesso dove fu processato Mubarak, il predecessore di Morsi deposto anche lui grazie ai militari egiziani.