Il presidente russo Putin ha tenuto il consueto discorso annuale alla nazione. Un discorso dove spicca il ruolo della Russia come “garante mondiale dei valori tradizionali”. Che cosa questo significa, lo si può capire dalle recenti iniziative prese dalla Russia nel campo dell’omosessualità, dei minori e della famiglia. Il presidente russo ha anche sottolineato come questo atteggiamento sia una sfida contro un’Occidente che “sta rivedendo le sue norme morali ed etiche”. La Russia, ha detto, difende invece i valori tradizionali, quelli che hanno costituito le fondamenta di ogni nazione civilizzata per millenni, ha detto, aggiungendo che molti paesi invece cancellano le loro tradizioni nazionali e le differenze tra nazioni e culture. Paesi, ha detto, dove vengono riconosciute “l’equivalenza delle diverse opinioni e idee politiche, e anche il riconoscimento dell’equivalenza del bene e del male”. Citando il filosofo russo Berdiaev, Putin ha detto come invece in Russia ci sia un punto di vista conservatore che ha per scopo impedire il movimento verso il basso nel caos delle tenebre. Ha detto poi che la Russia non aspira comunque a nessun ruolo egemonico globale o regionale e non intende insegnare a nessuno come sia giusto vivere.