Sono oltre due milioni i siriani che da quando è cominciata la guerra civile hanno abbandonato il loro paese. Negli ultimi tempi il numero aumenta sempre di più per via di un conflitto che diventa sempre più sanguinario. In occidente ci si è cominciati a rendersi conto di questo dramma solo quando centinaia di profughi siriani sono morti annegati al largo dell’isola di Lampedusa. Amnesty International adesso lancia una dura accusa nei confronti dei paesi europei per non aver fatto nulla o comunque molto poco per questi profughi. Solo dieci paesi si sono offerti di accoglierli, ma in misure estremamente esigue. Tra quelli che al momento non si sono detti in grado di ospitare profughi siriani l’Italia e l’Inghilterra. Il totale comunque di profughi accolti da paesi dell’Unione europea è stato fino a oggi di circa 55mila persone. La Svezia, nel corso degli ultimi due anni, ha offerto asilo a 14mila profughi siriani, la Germania a mille ma si è detta adesso pronta ad accoglierne altri 9mila, la Francia si è offerta di ospitarne 500 e la Spagna 30. La maggior parte di questa gente ha invece trovato rifugio in Libano (838mila), Giordania (567mila), Turchia (540mila), Iraq (207mila), Egitto (129mila). Si calcola poi che oltre sei milioni e mezzo di siriani siano profughi nel loro stesso paese, abbiano cioè dovuto abbandonare le loro abitazioni e le loro città. Le Nazioni unite hanno intanto chiesto ai paesi europei di accogliere almeno 30mila profughi entro la fine del 2014. Sempre le Nazioni unite si sono dette disponibili a dare una cifra di 6mila euro per ciascun rifugiato accolto. Ma Amnesty Internationl accusa la Ue di aver “fallito miseramente” nel suo piano di accoglienza almeno fino a oggi, accusandola anche di aver intenzionalmente respinto molti profughi. 



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