In America la chiamano la guerra di Natale, War on Christmas, anzi meglio, è una guerra “sul” Natale. Come si sa da tempo negli Stati Uniti si cerca di negare ogni presenza del fatto religioso da quella che si preferisce chiamare festività della stagione. Anche il presidente degli Stati Uniti nei suoi biglietti natalizi da anni non scrive più buon Natale, ma solo auguri per le feste di stagione. Un modo neutro per non urtare gli appartenenti alle altre religioni ma soprattutto i sempre più numerosi e agguerriti atei. Anche nelle scuole statali spariscono i presepi e le canzoni con tema religioso. Qualche sera fa a un programma televisivo si sono incontrati il presentatore Sean Hannity e il presidente degli atei americani David Silverman. A tema ovviamente il Natale. La sua associazione ha recentemente fatto erigere nella centralissima Times Square a New York una pubblicità che dice: “Chi ha bisogno di Cristo durante il Natale?”. Per Silverman infatti Natale è meglio senza la religione perché, ha spiegato, è qualcosa di negativo e noi cerchiamo di diffondere il concetto che essa non è necessaria per il bene dell’uomo. Inoltre, ha aggiunto, si sente personalmente offeso tutte le volte che il governo americano sostiene il cristianesimo.



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