Per Scotland Yard il caso della morte di Lady Diana, alla luce delle ultime tesi complottistiche, si può archiviare. La principessa non fu dunque uccisa dai servizi segreti inglesi come si era prospettato negli ultimi mesi in seguito a presunte rivelazioni. Nel dettaglio, si era vociferato del coinvolgimento del Sas, lo Special Air Service, che avrebbe organizzato tutto per uccidere l’ex erede al trono d’Inghilterra. Il tutto nacque da alcune rivelazioni di un ex militare inglese rilasciate ai suoi genitori, in cui avrebbe detto che un membro della Sas aveva organizzato e portato a compimento la morte di Diana e del suo fidanzato. Secondo la polizia inglese, dopo indagini, invece non c’è alcuna prova esistente di questa teoria: è vero che tali commenti sono stati fatti, dicono i responsabili di Scotland Yard, ma non c’è alcuna prova concreta che tutto questo sia accaduto. Per arrivare a questo, ci sono voluti tre mesi di indagini durante le quali sono stati ascoltati 250 testimoni. Le indagini hanno coperto comunque un periodo molto più lungo anche perché tesi di complotti di varia natura si sono succedute negli anni: in particolare tra il 2004 e il 2006, con una spesa di circa otto milioni di sterline.