Si chiamano “Manuali di educazione alla nazione” i testi scolastici di storia che il governo palestinese ha distribuito nelle scuole di Gaza. Una storia revisionistica: sparisce lo stato israeliano. Si parla di lotta “contro l’occupazione sionista” ma non si parla di Israele. Ogni cenno a quanto accaduto dal dopoguerra ad oggi, anche fatti positivi come gli accordi di pace del 1993 sono eliminati: quest’anno segnala il primo anno in cui Gaza ha un proprio programma scolastico diverso da quello adottato dall’autorità palestinese in Cisgiordania. Sono ben 55mila i ragazzi compresi tra i 13 e i 16 anni di età che si troveranno a studiare una storia falsificata, anche se appare alquanto poco credibile che possano mandare già la fandonia che Israele non esiste, se non fosse altro per via dei continui scontri che avvengono tra i due paesi (pochi giorni fa un soldato israeliano è stato ucciso da alcuni palestinesi). Un insegnante palestinese parlando con il New York Times ha così commentato il nuovo libro di storia: “è una grande novità per gli studenti: è molto politicizzato, ma è una lezione di nazionalismo e appartenenza”. Tra le altre cose che vi si leggono, la Torah e il Talmud sarebbero dei falsi e il sionismo è solo un movimento razzista che ha come scopo cacciare gli arabi dalla Palestina.