Il presidente russo, dopo il discorso di fine anno in cui aveva definito la Russia paese difensore dei valori tradizionali, e cioè contraria all’omosessualità, è tornato sul medesimo argomento. Senza dirlo in modo esplicito, ma il significato era chiaro, ha parlato del pericolo dell’aggressività portata avanti da gruppi sociali che impongono il loro punto di vista alle altre persone e a pasei interi. Ha dunque definito nuovamente la Russia paese che deve essere impegnato nel difendere i valori morali tradizionali e “difendersi dal comportamento abbastanza aggressivo di certi gruppi sociali che impongono il loro punto di vista ad altre persone ed altri Paesi”. Non voglio criticare i valori occidentali, ha spiegato, ma difendere invece il popolo russo da “certi pseudo-valori che i nostri cittadini fanno fatica spesso ad accettare”. Proprio in queste ore Putin ha dovuto subire la sfida del presidente americano Obama che ha scelto come rappresentanti della squadra americana alle olimpiadi russe proprio due omosessuali. E le Pussy Riot? “Umiliano la dignità femminile”. Putin ha poi annunciato che firmerà (e presto) la grazia a Mikhail Khodorkovski: “Lui ha passato in prigione piuù di dieci anni, è un periodo serio, ritengo che bisogna prendere la decisione sulla grazia e presto soddisferò questa sua richiesta”. E’ stato lo stesso Khodorkovski a richiederla per motivi umanitari legati al fatto che sua madre e’ ammalata.



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