Un reportage della Bbc svela le carceri dove i miliziani legati ad Al Qaeda tengono i prigionieri della guerra che insanguina la Siria. Prigioni dove ovviamente si tengono ogni genere di abusi, secondo la denuncia fatta da Amnesty International. In particolare, si tratta dei miliziani appartenenti a Isis, uno dei tanti gruppi affiliati ad Al Qaeda, particolarmente presente nel nord del paese. Vittime di questa situazione sono in particolare gli abitanti di città come Aleppo: in queste carceri vengono rinchiusi non solo prigionieri di guerra, ma anche molti civili tra cui donne e bambini. Per essere imprigionati basta essere giudicati colpevoli di “crimini contro l’Islam”, ad esempio fumare sigarette o avere rapporti sessuali fuori del matrimonio. I processi sono inesistenti: si viene giudicati nel giro di pochi minuti e quindi rinchiusi in carcere dove molti dei prigionieri vengono poi giustiziati. I miliziani di Isis provengono quasi tutti dall’estero, da paesi come l’Iraq, Libia, Tunisia, Arabia Saudita e anche dall’Europa. La loro presenza è particolarmente forte nel nord della Siria nei pressi dei confini con la Turchia. Amnesty nella sua denuncia chiede ai paesi occidentali di fermare il traffico di armi che rifornisce questi miliziani.



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