Un disegno di legge che impone restrizioni all’interruzione di gravidanza è stato approvato dal parlamento spagnolo. Grazie alle varie riforme dell’ex presidente del consiglio, il socialista Zapatero, in Spagna era stata introdotta una legge tra le più permissive al mondo in materia di aborto, in pratica nessuna restrizione entro le prime 14 settimane. Adesso il decreto legge approvato autorizza l’aborto solo in caso di stupro o di minaccia per la salute della madre. Inoltre il decreto legge introduce anche la possibilità di obiezione di coscienza fino a oggi negata, anche per chi debba solo fornire informazioni in materia così come il divieto di pubblicità per le cliniche che praticano l’aborto. Di fatto, come detto, l’aborto è adesso consentito in caso di stupro o di pericolo fisico o psicologico della madre entro la ventiduesima settimana e con il parere di due medici. Per le minorenni è poi necessario il consenso paterno. Ovviamente femministe e abortisti hanno dichiarato guerra a questa legge.



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