La protesta di Natale delle Femen. L’attivista tedesca Josephine Witt ha interrotto la Messa di Natale (di mezzanotte) nel Duomo di Colonia con una clamorosa protesta in topless sull’altare. La ventenne si è spogliata del cappotto e, interrompendo il cardinale Joachim Meisner – che stava per iniziare la predica –, è salita sull’altare mostrando la scritta (sul senso e sul busto) “I am God” e urlando “Credo nella libera autodeterminazione della donna”, chiara protesta contro la posizione anti-abortista del Vaticano. Gli addetti, dopo un primo momento di interdizione, hanno bloccato la ragazza che è stata trascinata fuori dalla chiesa. Il suo atto le è costato una denuncia per disturbo di una funzione religiosa; dopo un breve fermo di polizia è stata e rilasciata. Il Cardinale Meisner, dopo l’interruzione, ha riprese regolarmente la funzione durante la quale ha aggiunto: “Ognuno merita una benedizione, anche questa signora confusa, alla quale concedo la mia benedizione, poiché ne ha più bisogno di tutti”. Josephine Witt non è nuova a iniziative di questo genere. A giugno era stata arrestata e messa in carcere per 29 giorni, mentre due settimane fa, l’11 dicembre, aveva fatto irruzione nello studio della televisione pubblica Zdf, durante il talk show “Markus Lanz” che vedeva come ospiti Giovanni Trapattoni e l’ex calciatore Thomas Strunz; la Witt si era presentata in studio mezza nuda e con due palloni di calcio grondanti sangue dipinti addosso, per protestare contro lo sfruttamento dei lavoratoti immigrati che nel Qatar stanno costruendo gli impianti per i mondiali del 2022. Ecco il video tratto da LiveLeak della contestazione a Colonia: