Importante riconoscimento, quello rilasciato dal presidente israeliano Simon Peres durante un incontro con il patriarca greco Teofilo III e i leader delle altre minoranze cristiane residenti in Israele. Peres ha promesso che tutti coloro che effettueranno attacchi o atti di vandalismo contro i cristiani e i loro edifici religiosi, saranno perseguitati e puniti dalla giustizia. In particolare, Peres ha voluto sottolineare come lo stato israeliano continuerà a garantire il pieno accesso ai tutti i siti religiosi cristiani. Lo stato di Israele, ha detto, non tollererà alcuna aggressione contro i membri del clero e i fedeli né alcun crimine di tipo religioso: “coloro che se ne renderanno artefici saranno portati a giudizio della legge”. In particolare, si è detto particolarmente irato per gli insulti a membri del clero cristiano che si sono registrati negli ultimi mesi. Protagonisti di questi atti così come di attacchi nei fronti di proprietà cristiane, sono in particolare i giovani nazionalisti ebrei. Costoro, è stato detto, non rappresentano gli autentici valori ebraici. Da parte sua, il patriarca di rito greco Teofilo ha ringraziato, seppur aggiungendo che si deve fare di più, soprattutto per la protezione dei luoghi di culto.