Non è la prima volta che le femministe argentine compiono azioni del genere. Lo scorso 24 novembre alcune di loro che avevano preso parte all’Incontro nazionale delle donne ha cercato di fare irruzione nella cattedrale della capitale argentina, dove un migliaio di fedeli stava tenendo un incontro di preghiera con il vescovo monsignor Delgado. Secondo quanto riportato, la polizia non è intervenuta perché gli autori del brutto gesto “erano donne”. I fedeli hanno dovuto fare un muro di persone all’ingresso per impedirne l’entrata, rimanendo in molti anche contusi. Non sono fortunatamente riuscite ad entrare e allora hanno dato fuoco a una immagine del papa dicendo ad alta voce che se fosse stato una donna l’aborto sarebbe legale. Mentre dentro la chiesa si continuava a pregare cercando di non fare entrare le manifestanti, queste fuori dell’edificio gridavano slogan come “Aborto sì, aborto no, lo decido io” oltre a insultare i fedeli. Sui muri hanno lasciato scritte come Gesù era gay e fuoco alla chiesa e allo stato. Molte di loro erano a seno nudo.  Il commento del parroco della cattedrale di San Juan: “Se non rispettano la vita, non possiamo aspettarci che rispettino gli edifici”. 



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