Il Politburo del partito unico nordcoreano ha deciso di cacciare Jang Song-thaek, zio dell’attuale leader Kim Jong-un. Non solo, il 67enne ha anche dovuto subire l’onta di essere arrestato pubblicamente durante una riunione, le cui immagini sono state successivamente trasmesse dalla tv di Stato, la Kctv: il video mostra due uomini in uniforme avvicinarsi a Jang e portarlo via proprio sotto lo sguardo vigile di Kim. L’uomo è accusato di “atti criminali”, “attività doppiogiochiste” e di essere stato “contaminato dal modo di vivere capitalistico”. Secondo quanto riportato dall’agenzia ufficiale nordcoreana Kcna, infatti, sembra che abbia commesso numerose “irregolarità”, tra cui corruzione, abuso di alcol e di droghe, che lo hanno condotto “a una vita dissoluta e depravata”. Jang e i suoi seguaci hanno dunque commesso “atti criminali che superano ogni immaginazione ed hanno inferto un danno tremendo al nostro partito e alla rivoluzione”. Per questo motivo la riunione del Politburo “ha deciso di destituire Jang da tutte le cariche e di espellerlo dal Partito dei lavoratori”.