I turisti italiani in Kenya di nuovo sotto assedio. La scorsa notte un commando di sei persone incappucciate ha assaltato con pistole e machete un gruppo di ville private per rapinarle. Un italiano è stato ferito a colpi d’arma da fuoco: trasportato in ospedale sarebbe fuori pericolo. Un altro è stato accoltellato a una mano. La Farnesina ha confermato la notizia. Il rappresentante consolare di Malindi Roberto Macrì sta seguendo la vicenda sul posto. “È stata un’esperienza assurda”. Sono le prime parole di Alessandro Aiani che al telefono, contattato dall’ANSA, racconta la notte da incubo appena trascorsa nella villa a Mayungu, tra Malindi e Watamu, in cui era ospite con un gruppo di amici, presa d’assalto da una banda di criminali. “Erano sei persone, avevano due pistole e dei machete. All’1.30 di notte stavamo tornando a casa, hanno aspettato che scendessimo dalla macchina e ci hanno aggrediti”, racconta Aiani, originario di Genzano, in provincia di Roma. “Ci hanno buttati a terra e minacciati. Un mio amico è stato accoltellato a una mano. Ci hanno portato via soldi e macchine fotografiche. Poi sono passati alle altre ville”, aggiunge il testimone spiegando che si tratta di un gruppo di 5 ville private, tutte abitate da turisti italiani, una decina in totale. “Alla casa accanto i banditi hanno sparato a un altro signore, un abruzzese, ferendolo alla pancia. È stato un incubo, sanguinava, volevamo portarlo in ospedale ma ci avevano chiusi dentro. Solo grazie all’intervento di una persona della security locale siamo riusciti a farlo portare in ospedale”. E ora, che fare? Alessandro ancora non sa se tornerà in Italia dopo aver vissuto questa esperienza:”Vengo qui da tanti anni, sarei dovuto rimanere fino a fine febbraio. Ora non lo so…”. Come lui sono tanti gli italiani che scelgono il Kenya per trascorrere le proprie vacanze. Ogni anno sono circa 70 mila italiani, compreso un numero considerevole di clienti vip. Senza contare,poi, gli italiani che vivono stabilmente nel paese africano che sono diverse centinaia, in particolare nella zona di Malindi, dove gestiscono attività turistiche e commerciali. Dai dati Aire i nostri connazionali iscritti come residenti in Kenya nel 2010 erano circa 2.500.
Il clima violento che si è creato intorno a loro non si spiega. Secondo fonti locali si tratterebbe di episodi perpetrati da bande criminali senza scrupoli che mirano a impossessarsi di denaro e oggetti di valore. C’è anche chi, invece, sostiene che le aggressioni sarebbero legate alle tensioni del periodo pre elettorale.
Quel che è certo è che negli ultimi mesi gli italiani sono stati presi di mira: un paio di settimane fa in un resort di Mayungu, una turista italiana, Paola Boglio di Brescia, era sopravvissuta per miracolo a un colpo di pistola che l’aveva ferita alla nuca. Dopo 48 ore di ricovero nell’ospedale di Malindi, aveva fatto rientro in Italia in buone condizioni di salute.
Lo scorso novembre tre italiani subirono un tentativo di rapina a Malindi nel corso del quale riportarono ferite lievi. E ieri il nuovo e violento attacco. Ci auguriamo l’ultimo.