Pablo Neruda è stato ucciso dal dittatore Augusto Pinochet? Il dubbio, insinuato dai comunisti cileni che nel 2011 avevano fatto aprire un’inchiesta, verrà chiarito con la riesumazione della salma del poeta, stabilita dal giudice Mario Carroza. Ad annunciarlo la fondazione intitolata al premio Nobel. Ma andiamo con ordine, due anni fa il caso fu riaperto dopo che l’autista personale durante gli ultimi mesi di vita del poeta, Manuel Araya Osorio aveva dichiarato che Neruda fu assassinato dalla ditattura di Pinochet e non morì, il 23 settembre 1973 (12 giorni dopo il golpe di Pinochet) così come indicato nel certificato di morte, a causa di un cancro alla prostata. L’autista affermò che nel pomeriggio di quel 23 settembre quando si trovava con Matila, la terza moglie del poeta, a Isla Negra, ricevette una telefonata da Neruda che lo pregava di raggiungerlo immediatamente a Santiago, perchè, a seguito di un’iniezione fattagli da un medico della Clinica Santa Maria, dove era ricoverato, le sue condizioni erano gravemente peggiorate e si sentiva molto male. Quando arrivarono all’ospedale trovarono il poeta rosso, gonfio e febbricitante. Fu allora che un medico chiese a Araya di andare nella periferia della città per comprare un farmaco per il poeta. Anche se gli sembrava strano, l’autista seguì le istruzioni anche perchè in gioco c’era la vita di Neruda. E poi successe qualcos’altro, di inaspettato, in mezzo alla strada, fu bloccato da un gruppo di uomini, che lo fece scendere con la forza. Fu picchiato e rinchiuso in uno dei centri di carcerazione e tortura della dittatura, dove scoprì solo dopo diversi giorni della morte di Neruda. Tra gli elementi che hanno convinto il giudice cileno Mario Carroza a disporre lariesumazione nell’ambito dell’inchiesta iniziata due anni fa, c’è sicuramente anche la testimonianza di Araya. Il poeta premio nobel per la letteratura nel 1971 è sepolto insieme alla moglie Matilde a Isla Negra a 100 chilometri ad ovest di Santiago del Cile. La violenza con cui la dittatura Pinochet si dichiarò a Neruda, come la devastazione delle sue proprietà quando era in ospedale e la presenza intimidatoria dei militari durante i suoi funerali, insieme ai suoi trascorsi politici e in ultimo la testimonianza di Araya, non fanno altro che alimentare il mistero che ha da sempre avvolto la sua scomparsa. A
A distanza di 40 anni dalla sua morte, sembra, però, arrivato il momento di fare chiarezza.