Mentre la Duma, il parlamento russo, si accinge a varare una legge che mette al bando la propaganda omosessuale, un sondaggio condotto dall’istituto Levada testimonia l’avversione dei russi per le nozze gay. Ben l’85 per cento sarebbe contrario ad un provvedimento legislativo che consenta l’equiparazione con i matrimoni eterosessuali. Anche la legalizzazione delle unioni gay è avversa dai più. Se, fino a tre anni fa, era favorevole il 14 per cento, oggi la percentuale è crollata al 5. C’è ostilità anche nei confronti del gay pride, avverso dall’87 per cento dei cittadini russi. Solo il 6 per cento vede di buon occhio manifestazioni del genere. Solamente il 23 per cento degli intervistati, inoltre, è convinto che lo Stato non debba entrare a gamba tesa nella vita privata dei cittadini. Percentuale che, tre anni fa, era superiore di un punto. Ben il 16 per cento dei russi ha pulsioni omofobe che sfociano nel razzismo: i gay, secondo loro, vanno isolati, mentre il 5 per cento crede che vadano sterminati. Il 27 per cento, invece (tre anni fa erano il 25) crede infine che debbano ricevere un sostegno psicologico.