Un cambiamento a sorpresa, come era stata a sorpresa la decisione presa dal nostro governo di tenere in Italia i due marò accusati di omicidio in India. I due si trovavano in Italia grazie a un permesso speciale del governo indiano per votare alle elezioni, ma improvvisamente il nostro ministero degli esteri aveva fatto sapere che i due soldati non sarebbero più tornati indietro perché l’India era colpevole di violazione del diritto internazionale. Ovviamente le polemiche da parte indiana erano state pesantissime arrivando a minacciare di tenere in India il nostro ambasciatore se i due marò non fossero tornati in India dove li aspetta il processo. Adesso la repentina marcia indietro: i marò tornano in India. Lo ha deciso il consiglio dei ministri spiegando di aver ricevuto le più ampie rassicurazioni di rispetto e tutela dei diritti fondamentali dei due soldati da parte delle autorità indiane. Diffusa una nota ufficiale del nostro governo che tra le altre cose dice che “Sulla base delle decisioni assunte dal CISR, il governo italiano ha richiesto e ottenuto dalle autorità indiane l’assicurazione scritta riguardo al trattamento che sarà riservato ai fucilieri di Marina e alla tutela dei loro diritti fondamentali”. La nota aggiugne poi che “Alla luce delle ampie assicurazioni ricevute, il Governo ha ritenuto l’opportunità, anche nell’interesse dei Fucilieri di Marina, di mantenere l’impegno preso in occasione del permesso per partecipare al voto, del ritorno in Italia entro il 22 marzo. I Fucilieri di Marina hanno aderito a tale valutazione”. I due soldati oggi erano stati ricevuti a collquio dal capo del governo Marfio Monti e dal ministro degli esteri per spiegare loro la situazione e la decisione presa.