Roman Abramovich, 46enne patron del Chelsea e oligarca russo, è stato fermato oggi dall’Fbi negli Stati Uniti. Lo ha rivelato una fonte al canale televisivo russo Rbc-Tv, ma la stessa notizia è stata poi riferita anche dal corrispondente negli Usa del quotidiano russo Komsomolskaya Pravda. Non si conosce ancora il motivo dell’arresto, che però potrebbe essere legato alla recente morte dell’oligarca Boris Berezovsky, ex socio d’affari di Abramovich, o alle attività imprenditoriali del miliardario russo. La notizia del fermo è stata immediatamente smentita dal portavoce di Abramovich, John Mann: “Solo sciocchezze”, ha detto alla tv Dozhd. Ricordiamo che nella giornata di ieri l’oligarca russo Boris Berezovski, da anni oppositore di Vladimir Putin, è stato trovato morto nel bagno della sua abitazione vicino ad Ascot, nel Surrey, sud dell’Inghilterra, dove si era trasferito proprio a causa dei forti attriti con il Cremlino. La polizia britannica parla ora di suicidio, ma ovviamente i sospetti non mancano: al momento le autorità preferiscono non rivelare ulteriori dettagli riguardo le cause della morte, limitandosi a far sapere che nessuna ipotesi viene esclusa e che sono in corso indagini a tutto campo.



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