La prostituzione legalizzata attira ogni anno ad Amsterdam e in tutta l’Olanda centinaia di migliaia di turisti, eppure il governo sembra intenzionato a darci un taglio. L’obiettivo iniziale della legge, introdotta nel 2000, era quello di inquadrare con esattezza il fenomeno, tenerlo sotto controllo e fuori dalla criminalità e proteggere le ragazze coinvolte. Quasi tredici anni dopo, però, i benefici sperati non sembrano essere così soddisfacenti da spingere il governo olandese a proseguire su questa strada: solo il 5% delle prostitute sono registrate come tali e, nonostante la legalizzazione della prostituzione, la malavita non è affatto scomparsa. Negli ultimi anni il governo ha fatto chiudere numerosi bordelli gestiti dalla criminalità organizzata o che comunque venivano utilizzati anche per traffici illeciti. Inoltre, recentemente, il comune in cui si trova il “Red Light District”, il celebre quartiere a luci rosse maggiormente frequentato da turisti di tutto il mondo, ha deciso di innalzare l’età minima per le prostitute da 18 a 21 anni e limitare gli orari di apertura dei bordelli, che dovranno chiudere obbligatoriamente dalle 4 alle 9 di mattina in settimana e dalle 5 alle 9 nei weekend. Inoltre i gestori saranno obbligati a redigere una sorta di “business plan” per controllarne le attività e il rispetto delle condizioni di lavoro delle ragazze.