Il movimento fondamentalista islamico Ansaru ha ucciso i sette lavoratori dipendenti della ditta di costruzioni libanese Setraco che aveva rapito il mese scorso in Nigeria. Tra di loro c’era anche un italiano, Silvano Trevisan. Originario di Santo Stino di Livenza, in provincia di Venezia, aveva 69 anni. E’ stato lo stesso gruppo estremista a comunicare l’esecuzione, spiegando di averlo fatto per evitare che le forze armata di Nigeria e del Regno Unito, nel tentativo di liberare gli ostaggi, uccidessero dei fedeli islamici. Dal canto suo, l’esercito nigeriano, per bocca del colonnello Mohammed Yerima, ha fatto sapere che non gli risulta di alcuna operazione del genere in programma. Le altre sei vittime provenivano da Grecia, Regno Unito, Libano e filippine. Il loro rapimento era avvenuto in seguito ad un incursione contro un stazione di polizia e ad un esplosione. Ansaru (ovvero: Avanguardia per la protezione dei musulmani nell’Africa nera) è una costola del gruppo terroristico Boko Haram e aveva sequestrato i sette lavoratori per le «violazioni e atrocità perpetrate contro la religione di Allah dai paesi europei in molte nazioni, tra le quali Afghanistan e Mali».