Evidentemente ordigni casalinghi: vengono rilasciate le prime immagini e le prime documentazioni sugli ordigni esplosivi che hanno portato il terrore a Boston. Una delle due bombe era contenuta in una normalissima pentola a pressione: dentro, ordigni preparati con polvere nera e chiodi e biglie e altri frammenti di metalli che hanno provocato l’effetto di mitraglia sulla folla. In realtà la pentola a pressione viene usata da tempi immemorabili per contenere esplosivo, dagli anarchici ai mujaheddini pachistani e anche i terroristi baschi. Quando nel 2010 venne trovato prima che esplodesse un ordigno esplosivo a Times Square a New York, esso era dentro una pentola a pressione. Molti siti legati ad Al Qaeda insegnano a costruire bombe con questo sistema. Ecco perché la pista del terrorismo di Al Qaeda in questo momento è la più seguita anche se solo una delle tante. Potrebbe infatti trattarsi di uno o più terroristi appartenenti a cellule indipendenti, americani di famiglia araba o mediororientali che vivono in America da tempo, sono cittadini americani e preparano questo tipo di attentati in modo autonomo, senza particolari collegamenti con le centrali del terrorismo qaedista. Un po’ come i giovani che organizzarono gli attentati a Londra alcuni anni fa: giovani imbevuti di messaggi ideologici che agiscono per conto proprio. L’altra pista battuta è quella del terrorismo neonazista che in America è molto forte: proprio ad aprile si ricordano gli attentati all’edificio federale di Oklahoma City. Tutte e due le organizzazioni, quella qaedista che quella filo nazista, amano colpire in modo spettacolare durante manifestazioni di massa. In tutto questo quadro l’Fbi non rilascia dichiarazioni e dice soltanto che si tratterà di una lunga inchiesta. 



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