Bisogna fare luce sulle presunte tangenti relative all’asta per la fornitura di 197 elicotteri leggeri dalla quale Finmeccanica era stata esclusa. È la richiesta fatta dall’Esercito indiano, oggi riportata dal quotidiano The Times of India.
Dopo che qualche giorno fa la tv Cnn-Ibn, citando un rapporto della polizia criminale indiana, ha affermato che l’ex comandante dell’aviazione indiana, S.P. Tyagi, avrebbe ricevuto denaro in contanti in cambio di un aiuto per permettere la partecipazione di AgustaWestland (Finmeccanica) ad una gara per la fornitura di 12 elicotteri AW-101 per il trasporto di VIP indiani, la necessità di chiarire la situazione si fa sempre più urgente.
Nel frattempo, dunque, il generale Bikram Singh, comandante delle Forze Armate ha domandato al ministero della Difesa di rinviare l’assegnazione della commessa in attesa che si chiariscano i sospetti di corruzione emersi nell’indagine in corso relativa agli elicotteri in questione. Nei documenti sequestrati dagli inquirenti italiani nella casa della madre del presunto mediatore Guido Hasckhe figura infatti il nome di un alto ufficiale, V.S.Saini, citato come “Brig Saini”, il quale avrebbe chiesto una mazzetta di 5 milioni di dollari per favorire l’azienda di Finmeccanica.
I risultati della gara d’appalto stavano per essere resi noti: tra i possibili vincitori del contratto da 1,5 miliardi di dollari circa ci sono il russo Kamov e il costruttore europeo Eurocopter. Già dallo scorso febbraio, la stampa locale scriveva che la Difesa aveva già sospeso le procedure d’asta.
Dal canto suo, Finmeccanica era stata esclusa per mancanza di requisiti previsti nel bando di gara e aveva anche presentato un ricorso per denunciare alcune irregolarità commesse dagli altri due concorrenti.
Non è la prima volta che una gara per gli elicotteri che devono sostituire gli obsoleti Chetak e Cheetah viene annullata. Era già successo nel 2007 dopo essere stata assegnata a Eurocopter.