Dopo i numerosi stupri e la morte di una studentessa a New Delhi lo scorso dicembre, non si arresta l’ondata di violenza contro le donne in India. Quattro sorelle, di età compresa tra i 19 e i 24 anni, sono state aggredite nell’Uttar Pradesh, area nel Nord del Paese, da due uomini non ancora identificati. Le giovani, tre delle quali insegnanti, stavano rientrando a casa dopo la scuola quando i due aggressori si sono avvicinati in motocicletta: “Dopo aver fatto alcuni commenti osceni”, ha raccontato un responsabile della polizia, “le hanno gettato addosso dell’acido”. Ora una delle sorelle è ricoverata a New Delhi per le gravi ustioni riportate. Proprio riguardo gli attacchi effettuati con l’acido, di recente il parlamento indiano ha votato contro una proposta di legge finalizzata ad aumentare all’ergastolo la pena prevista per questo reato, per cui al momento si rischiano dagli 8 ai 12 anni di carcere, a seconda della gravità delle ferite riportate dalle vittime. Proprio a causa di quest’ondata di violenza, un’inchiesta delle Camere di Commercio e Industria locali ha rilevato il crollo vertiginoso del numero di donne che fanno turismo in India (-35%), ma a diminuire notevolmente è anche il numero di arrivi complessivi (-25%).