E’ il terzo segretario dell’ambasciata americana a Mosca, ma per le autorità russe sarebbe un agente della Cia colto a cercare di corrompere un agente russo. Un vero episodio degno della guerra fredda, un qualcosa che risale a prima del crollo del muro di Berlino e invece è accaduto adesso, nel 2013. Tutto da comprovare naturalmente, ma i sospetti ci sarebbero. Secondo gli inquirenti moscoviti Ryan Fogle, questo il suo nome, avrebbe cercato di comprare un agente russo con la bella cifra di un milione di dollari. Ci sono anche delle immagini diffuse dai media russi sul suo arresto, successo ieri sera per le strade della capitale: lo si vede disteso a terra mentre viene ammanettato. Sono stati anche mostrati oggetti che erano in suo possesso come parrucche e denaro. Tra i suoi averi anche quello che sembra un foglio con le istruzioni tipo usare solo Internet caffè per mandare messaggi e altro ancora. Cosa questa che lo farebbe sembrare un po’ uno sprovveduto, se aveva bisogno di portarsi dietro le istruzioni. Adesso comunque l’uomo non si trova in carcere ma è stato affidato all’ambasciata americana in attesa di essere espulso dalla Russia. I rapporti tra Stati Uniti e Russia non sono dei migliori soprattutto a livello di intelligence: gli americani ad esempio si sono lamentati che le autorità russe non avessero fornito indicazioni sull’attentatore di Boston, il ceceno Tsarnaev e si sono sempre rifiutati di rispondere a ogni richiesta americana. sul caso in questione. Una rivalità che risale appunto ai tempi della guerra fredda.