Il prossimo 11 maggio si terranno in Pakistan le elezioni politiche. Il paese, che vive già di per sé costantemente in un clima di violenza e terrore, affronta adesso anche l’omicidio di Chaudhry Zulfikar, pubblico ministero che aveva guidato le indagini sull’attentato in cui nel 2007 era rimasto ucciso l’allora primo ministro Benazir Bhutto. Non solo: era alla guida di molte indagini su casi di terrorismo. Come si sa, una zona del paese è ad alta densità di appartamenti ad Al Qaeda e in Pakistan aveva vissuto il loro leader Osama bin Laden. Il pm è stato ucciso mentre si recava a una udienza sul caso Bhutto in cui è coinvolto l’ex presidente del Pakistan Musharraf oggi agli arresti domiciliari, nei pressi della capitale Islamabad. Uomini armati che erano dentro un taxi si sono affiancati alla sua vettura e hanno fatto fuoco. A bordo, alla guida, c’era proprio lui che una volta colpito ha sbandato uccidendo una passante. L’agente di scorta ha risposto al fuoco ma è rimasto ferito. Le elezioni del prossimo 11 maggio sono il primo caso in cui si succedono due governi eletti in modo democratico, in un paese quasi sempre segnato da colpi di stato militari.