Nel paese del centro America l’aborto è vietato per legge in ogni tipo di circostanza: la Costituzione protegge il diritto di vita “dal momento del concepimento”. E’ per questo che sta destando scalpore e polemiche il caso di una donna di 22 anni che sarebbe in gravi condizioni fisiche, tanto che i suoi avvocati hanno detto che rischierebbe anche la vita. Soffre infatti di una malattia cronica di natura autoimmune, che può colpire diversi organi e tessuti del corpo e di insufficienza renale. Il piccolo che porta in grembo, poi, sarebbe privo di parte del cervello e si ritiene che non possa sopravvivere alla nascita. La Corte suprema dunque seguendo i principi costituzionali ha vietato la richiesta di aborto, aggiungendo che le condizioni fisiche della donna sarebbero stabile anche se è stata riconosciuta la possibilità di peggioramento. Numerose le proteste di diversi gruppi che chiedono la possibilità di abortire. Uno dei giudici della Corte ha spiegato che la decisione è stata presa perché la vita della donna non sarebbe realmente a rischio e che inoltre non si può permettere a un tribunale di interrompere una gravidanza. Un altro dei quattro giudici della Corte ha invece votato a favore dell’interruzione di gravidanza, spiegando che però non è favorevole comunque all’aborto. Da parte di chi invece sostiene che la donna debba poter abortire, si dice che la vita del feto è comunque a grave rischio e che in un caso come questo va privilegiata l’unica vita che è possibile davvero salvare, cioè quella della mamma. Il caso è aperto e sicuramente porterà a successivi dibattiti sulla legislazione.