La celebrazione in Francia del primo matrimonio tra due persone omosessuali rappresenta “un vulnus grave alla famiglia che ovunque nel mondo, non solo nel nostro Paese, è il presidio dell’umano”. A dirlo è Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, a margine di un evento pubblico al Museo Diocesano. Nella famiglia, ha aggiunto il porporato, “i bambini vengono non solo concepiti e generati ma anche educati, come è diritto e dovere primario e fondamentale dei genitori, un papà e una mamma, che nella loro completezza di personalità danno ai propri figli un’educazione integrale nella libertà di ciascuno”. Infine, riguardo il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, non solo omosessuali, Bagnasco ha ricordato che “i loro desiderata, bisogni, diritti individuali sono già assicurati dal diritto civile, senza la necessità di creare un nuovo soggetto di diritto”. A sposarsi in Francia, davanti ai circa 500 invitati presenti nella sala degli Incontri del municipio di Montpellier, sono stati Bruno Boileau e Vincent Autin. Anche durante la celebrazione non sono ovviamente mancate le polemiche: un gruppo di oppositori alla legge sulle nozze gay, infatti, è riuscito a superare il cordone di polizia e ha lanciato fumogeni vicino al municipio.