Sempre più italiani si trasferiscono in Germania. Il flusso migratorio verso il Paese europeo che meno di tutti sembra avvertire la crisi economica ha raggiunto nel 2012 un livello che non si verificava da ben 17 anni. E’ quello che dicono i dati ufficiali resi noti questa mattina da Destatis, l’istituto federale di statistica tedesco, a conferma della drammatica situazione in cui continuano a trovarsi i Paesi meridionali dell’Eurozona, sempre più schiacciati dalla recessione. L’anno scorso, infatti, si sono trasferiti nella Repubblica federale un milione e ottomila persone, mentre nello stesso periodo circa 712mila cittadini tedeschi hanno lasciato i confini della Germania alla ricerca di lavori meglio retribuiti. Il gruppo più numeroso è costituito dai polacchi con 180mila persone, seguiti dai romeni (116.000), i bulgari (58mila migranti) e gli ungheresi con 54mila. Eppure, osservando l’aumento di questo fenomeno nel corso degli anni in termini percentuali, uno dei tassi d’incremento più elevati riguarda proprio gli italiani: l’aumento di arrivi di nostri connazionali in Germania, infatti, arriva addirittura al 40 per cento. Più degli italiani hanno fatto solamente i greci e i portoghesi (aumentati del 43 per cento), e gli spagnoli il cui aumento arriva addirittura al 45 per cento.