Il Belgio, uno tra i Paesi in un assoluto più progressisti al mondo, ove i limiti imposti dalla comune morale vengono costantemente ridimensionati, ci si sta proiettando verso l’ennesima deriva bioetica. Il 12 giugno, infatti, una commissione del Senato esaminerà l’ipotesi di estendere il diritto all’eutanasia già previsto dalla disciplina nazionale anche ai minori di 12 anni. Il dibattito è in corso già da tempo e, dopo che nel 2002 la “dolce morte” è stata introdotta nella normativa del Paese, è stato lo stesso Philippe Mahoux, firmatario delle legge che ha legalizzato la pratica, a chiederne l’estensione. Da mesi, ormai, il Parlamento sta ascoltando medici ed esperti in materia. A quanto riporta il quotidiano De Morgen, «Sui due lati della frontiera linguistica, i liberali e i socialisti sembrano d’accordo sul fatto che l’età non può essere un criterio decisivo nel caso di una richiesta di eutanasia». I medici, in sostanza, dovranno valutare caso per caso ed esprimersi in merito all’effettiva capacità di discernimento del minore. A favore dell’eventuale disegno di legge ci potrebbe essere una maggioranza composta anche dai nazionalisti fiamminghi dell’N-va, con la sola opposizione dei cristiano-democratici.