“Molestate sessualmente le donne che lavorano nei supermercati”. È questo l’appello che Abdullah Mohammad al-Dawood, noto giornalista e scrittore saudita ultra-tradizionalista, ha rivolto ai quasi 100mila “followers” che vanta su Twitter. Dopo aver lanciato l’hashtag “molestate_le_cassiere”, al-Dawood ha voluto quindi protestare contro la recente campagna del governo attraverso cui circa 150mila donne hanno trovato un impiego tra il 2009 e il 2012. L’autore, dal proprio profilo sul sito di microblogging, ribadisce invece l’importanza del burqa come deterrente per gli stupri e parla della vita domestica come unica realtà sicura per una donna. Di fronte al mare di polemiche scatenate da tali affermazioni, l’ufficio stampa dello scrittore si è affrettato a parlare di “fraintendimento” ed “errata interpretazione”, ma a stupire è soprattutto l’approvazione e i commenti di sostegno provenienti dai “followers” più conservatori. Tra questi c’è anche quello del religioso tradizionalista Khalid Ebrahim Saqabi, il quale ha apprezzato l’appello lanciato su Twitter definendo “di facili consensi” la politica promossa dal governo. Lo scrittore aveva motivato il suo appello con la storia di un guerriero, Alzubair, che non consentiva alla moglie di uscire di casa per recarsi in moschea.