Il default rappresenta quella situazione in cui un soggetto debitore non è più in grado di far fronte ai suoi debiti. Nel caso dello Stato, significa che l’amministrazione pubblica non è più in grado di liquidare agli investitori gli interessi corrispettivi alle obbligazioni acquistate. E’ quello che è successo alla Grecia, tenuta malamente in vita da sovvenzioni centellinate avidamente in virtù delle disposizioni che, di volta in volta, sono adottate dall’Fmi, dall’Europa e dalla Bce. Ad oggi, tutti gli effetti più nefasti tipici di un crack, in ogni caso, stanno avendo luogo. Lo Stato, per esempio, non è più in grado di pagare i dipendenti, ed ha sospeso le trasmissioni della tv e della radio pubblica, la Ert. Tutti i 2.800 dipendenti sono stati licenziati. La cosa più paradossale, è che si tratta di una procedura concordata proprio con la Troika nell’ambito di un programma volto a privatizzare la aziende a partecipazione statale. Il portavoce del governo ha fatto sapere che la Tv pubblica sarà sostituita da una struttura dinamica e moderna che non sarà più proprietà dello Stato. «In un momento in cui al popolo greco vengono imposti sacrifici – ha aggiunto- non ci possono essere entità intoccabili che possono restare intatte quando si applicano tagli ovunque».