Il ministro della Difesa Mario Mauro è intervenuto a Montecitorio per l’informativa urgente alla Camera sull’attentato in Afghanistan in cui ha perso la vita il capitano Giuseppe La Rosa, ma ad ascoltare non c’era quasi nessuno. “Provo un’amarezza profonda, a fronte di quello che è accaduto, nel vedere quest’aula vuota”, ha detto il responsabile del dicastero. “A chi dovrebbe guardare la politica in Italia se non a un uomo come Giuseppe La Rosa per comprendere la grandezza della propria missione?”, ha aggiunto deluso Mauro. Il ministro ha quindi spiegato che il tragico attentato di sabato scorso “conferma purtroppo che non è possibile azzerare completamente i rischi per i nostri militari, nonostante la validità delle procedure operative seguite e degli equipaggiamenti utilizzati”, facendo inoltre sapere che a salire sul blindato Lince italiano a Farah “è stato un giovane di circa 20 anni”. Il suo nome è Walick Ahmad, e avrebbe già reso “piena confessione” assumendosi “la responsabilità” del gesto. Mario Mauro ha infine confermato “l’intendimento del governo di proseguire la partecipazione alla missione Isaf, il cui obiettivo ultimo è ormai prossimo, concludendola secondo i termini stabiliti”.