Clamoroso voto destinato a infuocare la battaglia sull’aborto negli Stati Uniti. Un progetto di legge voluto dal Partito repubblicano del Texas è passato a maggioranza dei voti, un progetto di legge che prevede la restrizione delle pratiche per l’interruzione della gravidanza nel secondo stato più popoloso del paese. E’ stata battaglia durissima nel parlamento texano, con un esponente del partito democratico che nel tentativo di fare ostruzionismo ha parlato per tredici ore consecutive sempre in piedi (le regole del parlamento dicono infatti che chi parla non può non solo sedersi ma neanche appoggiarsi a banco e neppure interrompersi per andare in bagno o mangiare). Ci sono però contestazioni sulla validità del voto stesso perché secondo alcuni esso sarebbe avvenuto dopo la mezzanotte: a quell’ora infatti scadeva la legislatura dello stato. Tornando all’intervento della esponente democratica, la senatrice Wendy, che aveva come scopo arrivare alla mezzanotte, esso è stato interrotto dopo tredici ore dal vicepresidente del parlamento con la ragione che era andata fuori tema. Fortisisme polemiche dei sostenitori dell’aborto che erano presenti  in aula e fuori del parlamento. Vediamo adesso il disegno di legge: viene vietato ogni aborto dopo venti settimane di gravidanza; l’aborto deve essere effettuato in un centro che dispone di sale chirurgiche; i medici devono essere abilitati a operare in un ospedale entro trenta miglia. Tali requisiti porterebbero all’impossibilità di effettuare aborti in 37 delle 42 cliniche per aborti che si trovano nel Texas. 



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