In Germania le pari opportunità vengono prese molto sul serio. E così, nel prestigiosissimo Ateneo di Lipsia, tra i più ricchi e avanzati del Paese, è stato eliminato il genere maschile tra i titoli accademici. Ma, invece che adottare una sorta di genere neutro per entrambi i sessi, come si sarebbe potuto immaginare in un’ottica paritaria, si è arrivati all’estremo opposto. Anche i docenti maschi saranno nominati con titoli femminili. In tutti i consessi ufficiali, su biglietti da visita, nei siti web, e via dicendo, saranno tutti Professorin, Assistentin,Wissenschaftlerin o Rektorin: ovvero, professoressa, assistente (i tedesco esiste il femminile del sostantivo), ricercatrice e rettrice. All’interno dell’Ateneo, nessuno ha avuto alcunché da ridire. Anzi. L’idea è partita da un professore, Kosef Kaes, docente di fisica, spiegando che si è trattato di un’idea spontanea. Persino il Senato accademico si è espresso con voto favorevole e pure il rettore Beate Schücking che, a breve, diventerà “rettrice”. L’unico altolà potrebbe provenire dal ministero delle Scienze e dell’Istruzione dello Stato libero di Sassonia, uno dei 16 lander della Repubblica federale tedesca. Tuttavia, si ritiene che anche il ministero non avrà alcunché da eccepire.



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