Il capitano Giuseppe La Rosa, il militare morto nell’attentato di Farah, in Afghanistan, avrebbe perso la vita per mano di un ragazzino. I talebani, rivendicano l’attentato,hanno parlato di un «coraggioso, eroico ragazzino afghano di 11 anni che ha lanciato la granata». La Rosa, originario di Barcellona Pozzo di Gotto, aveva 31 anni. I suoi familiari, sconvolti dal dolore, hanno fatto sapere di non voler rilasciare dichiarazioni. Per il momento, sono assistiti dagli psicologi dell’esercito. «Abbiamo appreso la notizia stamattina e insieme al vicecomandante e al cappellano militare siamo venuti ad informare la madre, il padre e la sorella che vivono qui a Barcellona Pozzo di Gotto», ha spiegato il tenente colonnello della Brigata Aosta di Messina Angelo Vesto. Fuori Messina, la vittima dell’attentato ha altri due fratelli. Si trattava, a quanto hanno riferito i suoi colleghi e i vertici militari, di una persona motivata, ricca di esperienza sul campo, che aveva partecipato già a diverse missioni. Assieme a lui, sono rimasti feriti altri tre militari. L’assalto è avvenuto alle 10.30 locali, le 7 italiane, quando un VTLM Lince «è stato oggetto di un attacco da parte di elementi ostili».