Dopo la nomina a premier del governo di transizione che dovrà traghettare l’Egitto fino alle prossime elezioni, Hazem el Beblawi ha annunciato che inizieranno oggi i lavori per la formazione del nuovo esecutivo. I primi ad essere consultati saranno i leader liberali Mohamed el Baradei and Ziad Bahaa-Eldin. Un portavoce del capo di governo, Ahmed al-Muslimani, citato dall’agenzia Mena, ha inoltre fatto sapere che “alcuni ministeri saranno offerti al Partito Libertà e Giustizia”, espressione politica dei Fratelli Musulmani. Questi ultimi, però, hanno respinto l’invito al mittente, spiegando che mai accetteranno incarichi offerti da chi si è reso protagonista del recente colpo di Stato che ha portato alla deposizione dell’ex presidente Mohamed Morsi: “Non trattiamo con i golpisti, respingiamo qualunque cosa che arrivi da questo colpo di Stato”, ha dichiarato in una conferenza stampa il portavoce della Fratellanza, Tareq al-Morsi. Intanto gli Stati Uniti restano a guardare l’evolversi della vicenda, dicendosi “cautamente incoraggiati dall’annuncio del governo ad interim di un potenziale piano per far avanzare un processo democratico e arrivare a elezioni”, come ha spiegato il portavoce Carney. “Chiediamo a tutte le parti di impegnarsi in un dialogo su questo processo e di non rifiutarsi di partecipare”.