Sono vere e proprie tombe di “vampiri” quelle scoperte recentemente da un gruppo di archeologi polacchi nei pressi di un cantiere edile lungo la strada che conduce a Gliwicein, nel sud del Paese. Gli scheletri sono stati trovati con il cranio tra le gambe, un’esecuzione rituale che nella tradizione popolare veniva riservata proprio ai bevitori di sangue. Si credeva, infatti, che in questo modo i “vampiri” non avrebbero ritrovato la loro testa, non potendo dunque tornare a terrorizzare i vivi. Nella zona in cui gli scheletri sono stati ritrovati, i ricercatori credevano di imbattersi nei resti di soldati morti durante la Seconda Guerra Mondiale. Fatta questa scoperta, dovranno adesso risalire all’anno della morte dei presunti vampiri, compito però non facile visto che sulle tombe non c’è alcun elemento che possa suggerire un particolare periodo. Un ritrovamento simile era stato fatto qualche anno fa presso un sito archeologico nella laguna di Venezia, dove venne alla luce lo scheletro di una donna vampiro: il teschio della donna, infatti, risultava impalato con un piccolo mattone in bocca, secondo le superstizioni dell’epoca medievale. Il mattone avrebbe impedito alle creature infernali di tornare a utilizzare la loro bocca per succhiare il sangue.