La situazione nelle fondazioni ospedaliere che ricoprono un incarico sanitario di tipo privatistico e secondario rispetto alle strutture statali è sempre più grave: da tempo infatti si lamenta un tasso di mortalità, soprattutto dei ricoverati più anziani, di livello allarmante. Un nuovo rapporto reso noto dal quotidiano Telegraph individuerebbe nell’alto tasso di mortalità il basso livello professionale del personale infermieristico e curante. Interviene sul caso il responsabile delle strutture ospedaliere inglesi Sir Bruce Keogh: secondo la sua dichiarazione, tutte le fondazioni ospedaliere inglesi tranne una hanno attualmente un numero troppo basso di infermieri rispetto ai pazienti. Il motivo di questo scarso numero sarebbe da ritrovarsi nella mancata assunzione di nuovo personale. Alcuni esempi riportati dal Telegraph: all’ospedale George Eliot ciascun infermiere ha impiegato solo 15,5 ore al mese per prendersi cura dei pazienti rispetto alla media nazionale che è di 85,6 ore al mese; al Tameside, la media è di 17,4 ore al mese.