La città di Detroit ha presentato la richiesta di bancarotta. La domanda è stata avanzata dal commissario straordinario, Kevyn Orr, che ha dichiarato lo stato di insolvenza della città (sede delle tre grandi case automobilistiche americane Gm, Ford e Chrysler), ed è stata approvata dal governatore del Michigan, Rick Snyder. Secondo la stampa americana, si tratta della richiesta più grande mai avanzata da una municipalità nella storia degli Stati Uniti. Nonostante l’industria dell’auto avesse reagito bene ai colpi della crisi, Detroit è sprofondata sotto i colpi di un dissesto finanziario pesantissimo e prestiti mai restituiti utilizzati per finanziare operazioni che non hanno mai generato le entrate sperate: il debito ammonta a circa 18-20 miliardi di dollari. E’ stata soprattutto la diffusa corruzione politica a far sì che si arrivasse a una pessima gestione delle finanze pubbliche, ma ad influire è stato anche l’enorme calo della popolazione, passata dai 7 milioni degli anni Cinquanta ai 714mila attuali, tra il 2000 e il 2010. Il presidente Barack Obama sta intanto seguendo attentamente la situazione: come ha fatto sapere una portavoce della Casa Bianca, Amy Brundage, l’attuale amministrazione si impegnerà per garantire che Detroit possa mantenere “il suo status a livello delle più grandi città americane”.