Alma Shalabayeva, moglie dell’oligarca dissidente Mukhtar Ablyazov, potrebbe presto rientrare in Italia. A dirlo è il primo ministro kazako, Serik Akhmetov, recentemente intervistato dal Corriere della Sera. “Dal punto di vista legale – ha spiegato – la possibilità di un ritorno di Alma Shalabayeva e di sua figlia in Italia non si esclude. Per questo la signora deve rivolgersi agli organismi competenti kazaki con la richiesta di consentirle la libera circolazione anche all’estero, dietro cauzione. In questo caso alla Repubblica del Kazakistan occorreranno garanzie da Roma”. Akhmetov ha però precisato che, nel caso in cui Shalabayeva dovesse essere processata, allora “dovrà rientrare nel nostro Paese”. Al momento, ha aggiunto il primo ministro kazako, le indagini stanno verificando se la donna “è coinvolta in delitti legati a tangenti pagate a ufficiali del servizio di migrazione e di giustizia della regione di Atyrau per fabbricazione illegale e rilascio di passaporti”. Per questo motivo, “è stata temporaneamente adottata la misura dell’obbligo di dimora: è completamente libera di circolare per la città di Almaty e di comunicare con chi vuole. Nei giorni scorsi sono andati a trovarla i deputati polacchi Sventsitskij, Makovskij, Chislinskij e Rybakovich nonché il consigliere dell’Ambasciata d’Italia Ferrara”. In conformità alle norme internazionali, Shalabayeva “ha tutte le possibilità di difendersi, con avvocati e quant’altro. Non viene assolutamente sottoposta a torture, trattamenti crudeli, disumani, umilianti o a punizioni”, ha aggiunto Akhmetov.