Barack Obama torna a porre l’attenzione sull’ineguaglianza economica nella società americana e sul ruolo centrale della classe media, definita il vero “motore della nostra economia”. Per questo motivo il presidente statunitense, intervenuto al Knox College a Galesburg, nell’Illinois, dove otto anni fa ha tenuto il suo primo discorso economico quando era un semplice senatore, ha proposto un “patto per la classe media” invocando “salari più giusti e benefici più giusti dopo decenni di erosione in cui milioni di persone hanno perso il lavoro”. E’ necessario dunque “rovesciare queste ineguaglianze” che sono “sbagliate moralmente ed economicamente”. L’America, ha detto Obama, “deve compiere gli investimenti necessari a promuovere una crescita di lungo periodo e un benessere condiviso. A ricostruire il settore manifatturiero, istruire la forza lavoro, migliorare le reti dei trasporti e informatiche”. A essere davvero inaccettabile per il presidente Usa è il fatto che oggi un amministratore delegato guadagni il 40% in più rispetto a prima della crisi, mentre un cittadino medio debba stringere in continuazione la cinghia. Sfidando il Congresso su queste priorità economiche, Obama ha quindi annunciato che andrà avanti anche “da solo, anche se non c’è la loro approvazione. Userò tutta l’autorità che è in mio potere” e “combatterò per la classe media, il controllo delle armi, la difesa dei diritti civili, l’ambiente, per tutte le questioni chiave per il futuro del Paese”.