Manca poco più di un’ora allo scadere dell’ultimatum imposto dall’esercito al presidente Morsi. Poco più di un’ora dopo di che potrebbe accadere di tutto, anche un bagno di sangue dalle conseguenze impensabili. L’Egitto è sull’orlo di una guerra civile, invocata dallo stesso Morsi durante il suo discorso televisivo di ieri sera, anche se sembra che la stragrande maggioranza degli egiziani sia ormai contro di lui. L’esercito gli ha intimato di trovare un dialogo con l’opposizione, lui ha rifiutato. E adesso si vedono già i primi carri armati prendere posizione davanti alla sede della televisione, il classico primo passo che precede un colpo di stato, l’occupazione della televisione. Il personale dlela televisione è già stato fatto evacuare. O Morsi si dimette o sarà deposto dall’esercito, è quello che minacciano fonti vicine alle forze armate. Parla chiaro il messaggio diffuso sulla pagina facebook del Consiglio supremo delle forze armate: “Il capo delle forze armate ha affermato oggi che per i militari è più onorevole morire piuttosto che vedere il popolo egiziano terrorizzato e minacciato. Giuriamo davanti a Dio che sacrificheremo il nostro sangue per l’Egitto e la sua gente, contro tutti i gruppi terroristi, estremisti e ignoranti”. L’opposizione, in piazza ormai da giorni, attende con ansia lo sviluppo della situazione.