Nonostante sia ricercato dagli Stati Uniti per aver diffuso informazioni riservate sul progetto Prism, un sistema di spionaggio informatico da parte della National Security Agency americana, Edward Snowden ha comunque il tempo di accettare una singolare proposta di matrimonio. “Snowden, mi vuoi sposare?”, ha scritto pochi giorni fa sul proprio profilo Twitter l’affascinante ex spia russa Anna Chapman, divenuta celebre quando nel 2010 utilizzava il mestiere di agente immobiliare a New York come copertura per le sue attività di spionaggio per conto della Russia: venne rispedita in patria insieme ad altri nove suoi colleghi, anch’essi spie, tramite uno scambio di prigionieri tra Usa e Mosca, in pieno stile guerra fredda. Dopo aver letto il “tweet” della Chapman, Snowden ha immediatamente risposto, come riporta l’agenzia russa Interfax: “Avrei sposato la Chapman indipendentemente dal resto. Accidenti, basta guardarla”, avrebbe scritto su Twitter. Nel caso in cui la “talpa” dell’Nsa dovesse effettivamente convolare a nozze, fa sapere una fonte della Cia, avrebbe “motivo giuridico per fare domanda per la cittadinanza russa e godere della tutela giuridica del suo nuovo paese di residenza”.