L’Egitto è insanguinato dagli scontri tra i fedelissimi di Morsi e i suoi oppositori e tra i manifestanti e l’esercito che ha appena deposto il presidente con un colpo di Stato. La violenza si acuisce di ora in ora e, a farne le spese, da ultimo è stato un sacerdote cristiano copto, Mina Abud Sharobim. Il religioso è stato ucciso da dei colpi di arma da fuoco nella città di El Arish, nella provincia del Sinai. Sono stati degli uomini armati a bordo di una moto a colpirlo. Mina Abud Sharobim si trovava all’interno di un automobile di fronte alla sua chiesa a el Massaid, nei pressi di al Arish. E mentre viene annunciata la nascita di un nuovo gruppo islamico estremista, Ansar al-Shariah, e la situazione promette di diventare ancor più incandescente, qui in Italia il presidente del Consiglio Enrico Letta e il ministro degli Esteri, Emma Bonino, hanno espresso grande preoccupazione per quello che sta accadendo. Nel corso dell’incontro sull’Egitto, hanno auspicato che si giunga il più rapidamente possibile ad una transizione che conduca alla fine delle violenze. Dopo aver ricevuto la titolare della Farnesina, il premier ha scritto, su Twitter: «Angoscia per escalation violenza, auspico transizione rapida, inclusiva di tutte le parti».



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