Hanno preso il via a Pamplona le celebrazioni per la festa di San Firmino, insieme al tradizionale “encierro”, la corsa dei tori per le vie della città. Anche questa edizione, che si concluderà il prossimo 14 luglio, ha attirato nella cittadina della Navarra migliaia di turisti da tutto il mondo. Durante le prime due giornate di festa, andate in scena ieri e oggi, sono stati registrati già 47 feriti: oltre a coloro travolti dalla corsa degli animali, un’altra ventina di persone ha riportato lievi contusioni nelle cadute a causa della grande calca che inevitabilmente si viene a creare lungo l’angusto percorso di 825 metri che dalla salita di Santo Domingo porta a Plaza de Toros. La corsa costa la vita ogni anno a decine di tori, ma in diverse occasioni si sono contate vittime anche tra i partecipanti: è accaduto nel 2009, quando lo spagnolo Daniel Jimeno, 27enne di Alcala de Enares, nella regione di Madrid, perse la vita per una cornata. La vittima precedente risale invece al 2003, anno in cui rimase ucciso Fermín Etxeberría Irañeta, sessantaduenne di Pamplona, mentre ancora prima, nel 1995, morì l’americano Matthew Tassio, 22 anni. Le celebrazioni in onore del protettore di Pamplona hanno origine medioevale e alle 8 di ogni mattina, dal 7 al 14 luglio, si svolge il cosiddetto “encierro”. Quello di oggi è stato il più veloce, durato 2 minuti e 27 secondi.



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