“Messia” non è un nome proprio. Lo ha stabilito un giudice del Tennessee, vietando a una madre di chiamare il figlio “Messiah” e modificando il nome in Martin. Il tribunale ha deciso infatti che in realtà “si tratta di un titolo: il Messia. Indica una persona che ha guadagnato una qualifica con le sue azioni e questa persona è Gesù Cristo”. Il piccolo, quindi, si chiamerà Martin DeShawn McCullough. La madre però non ci sta e, insieme a molti cittadini, ha protestato contro la decisione del giudice: “Non è una questione di religione – ha spiegato la donna – ho deciso di chiamarlo così perché si abbina bene ai nomi degli altri miei figli: Micah e Mason”. Nonostante quanto stabilito, in America il nome Messia è largamente utilizzato, tanto che nello scorso anno è stato al quarto posto tra i nuovi nati (al primo compare “King”). In difesa della madre si è schierato anche Messiah Ramkissoon, rapper di New York, il quale ha fatto notare che anche il nome Emanuel proviene dalla Bibbia, eppure viene comunemente utilizzato.