Ribelli legati ad Al Qaeda avrebbero ucciso padre Paolo Dall’Oglio. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, citato dalla Reuters. Secondo quanto riferito da alcuni attivisti locali nella città di Raqqa, le cui parole sono riportate sulla pagina Facebook dell’organizzazione che ha sede a Londra, “il gesuita italiano e messaggero di pace è stato ucciso mentre si trovava nelle prigioni dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante, dove è stato tenuto per due settimane”. Dall’Oglio è scomparso a Raqqa alla fine di luglio. La Farnesina fa sapere che tali dichiarazioni vanno prese “con estrema cautela” e che al momento “non esiste nessuna conferma”. Dopo aver riferito informazioni sulle sorti di Dall’Oglio, l’ong Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) ha chiesto “che tutti i responsabili siano portati davanti alla giustizia” e che gli oppositori facciano “pressioni” sul gruppo jihadista ritenuto responsabile dell’uccisione affinché si possa “far luce sulla sua sorte”. A Tgcom 24, Lama Atassi, segretario generale del Fronte Nazionale Siriano, ha detto che “prove materiali” della morte di Padre Dall’Oglio “alla mano non ce ne sono, ma ci fidiamo di questa fonte, data la sua importanza e posizione. La mancanza di qualsiasi contatto di Padre Dall’Oglio di fatto è già una prova. Altrimenti ci sarebbero stati tentativi di contatti da parte dei rapitori”.